Convivio: tavoli e sgabelli nel porticato di Palazzo d’Arnolfo. L’idea vincente di Laura Sattin per “Un’idea, una città”

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Il Comune di San Giovanni Valdarno ha proclamato il vincitore del concorso di idee “Un’idea, una città”, lanciato lo scorso gennaio per individuare micro-strategie di intervento nello spazio pubblico della città a partire dal loggiato di Palazzo d’Arnolfo. 

La giuria, presieduta da Pippo Ciorra e composta da Richard Ingersoll, Camilla Perrone, Gianni Pettena, Gianpiero Venturini, Maurizio Viligiardi, Giammario Pascucci, Valentina Zucchi e Fausto Forte, ha assegnato il primo premio al progetto Convivio firmato dall’architetto Laura Sattin con la collaborazione di Giovanni Comparelli, che si concentra sul tema del convivio, inserendo due lunghi tavoli all’interno del porticato.

Sono stati molti i giovani progettisti che hanno accolto la sfida di ricercare soluzioni innovative per riattivare lo spazio pubblico, dimostrando una grande creatività e prevedendo costi contenuti.

Convivio è stata definita la migliore proposta tra le 44 pervenute, tutte però si sono distinte per sensibilità, metodi di intervento e appartenenza geografica. Ha ricevuto un premio speciale la proposta dell’architetto Elena Barthel, elaborata con Andrew Freear, Alberto Tempi e Manuela Basimelli, che incorpora il tema del paesaggio alla visione della città. Sono state assegnate, inoltre, tre menzioni speciali ai progetti di Martina Calcinai e Margherita Benassai di 08factory, Atıl Aggündüz e Oğul Can Öztunç di Picnic Studio e Michel Molina e Marco Cattivelli dello studio giustizia.

San Giovanni Valdarno: un’idea, una città

vincitore del concorso:  arch. Laura Sattin con il progetto “Convivio – attorno a tavoli cantastorie”

La proposta vincitrice propone il tema del convivio per tornare a vivere insieme le piazze, i chiassi, i portici e le corti delle città. Il porticato si trasforma in un luogo dell’incontro spontaneo, della sosta, del dialogo, dello scambio e del gioco grazie all’inserimento di  due lunghi tavoli.

Il cuore della proposta è infatti il disegno dei tavoli e degli sgabelli pubblici che creano una sorta di “salotti” cittadini. Il tavolo è il simbolo stesso della condivisione, ed è il posto intorno al quale ci si riunisce per dedicarsi a molteplici attività, dallo svago alle discussioni politiche.

Il progetto parte nel porticato del Palazzo d’Arnolfo. I tavoli sono pensati in acciaio corten color piombo e sul piano è inciso il testo: “storie del medioevo e della fondazione di quelle città fiorentine di cui si racconta all’interno del museo“. Quello che accade sotto quel porticato può essere considerato come l’inizio di una storia, che potrebbe proseguire su altri tavoli collocati in altre piazze, cortili, porticati della città.

La proposta si è distinta per la capacità di offrire alla città di San Giovanni Valdarno una soluzione concreta, capace di soddisfare pienamente tutti i criteri del bando. L’idea si presenta come una strada ottimale per migliorare le relazioni tra il Museo delle Terre Nuove e la città, agendo sull’area del porticato di Palazzo d’Arnolfo in maniera chiara e originale e amplificando i contenuti offerti dal museo stesso ribaltandoli nello spazio pubblico.

Il lungo tavolo progettato dai vincitori e le sedute che lo circondano sono elementi semplici, modulabili a seconda delle disponibilità economiche, capaci di attivare molteplici pratiche di relazione e convivialità in tutte le stagioni.

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Tutte le immagini delle proposte sul sito www.museoterrenuove.it

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