Codice dei beni culturali e del paesaggio

    Revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio, ok al Senato. Le novità

    Revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio, ok al Senato. Le novità

    Tra i principi della delega: l'introduzione del silenzio-assenso, l'esclusione dal nulla osta paesaggistico degli interventi di lieve entità

    Eliminate le modifiche dirette al Dlgs 42 del 2004, restano nel testo i principi sulla base dei quali il governo dovrà mettere mano al Codice. Tra questi l'introduzione del silenzio-assenso una volta scaduti i tempi di risposta della Soprintendenza. Il governo dovrà anche armonizzare le previsioni del Codice con quelle del Tu Edilizia.
    Revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio, fallito il tentativo di depotenziare le soprintendenze

    Revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio, fallito il tentativo di depotenziare le soprintendenze

    Toccherà al governo intervenire sul silenzio-assenso nell'ambito del procedimento di rilascio del nulla osta

    Rispetto al testo iniziale, decade il tentativo di depotenziare le soprintendenze. Il governo sarà delegato a intervenire per introdurre il silenzio-assenso scaduti i tempi di risposta della soprintendenza, ad armonizzare le disposizioni del Codice con quelle del Tu Edilizia e con le norme sul procedimento amministrativo.
    Altezze minime e requisiti igienico-sanitari: più facile la ristrutturazione di immobili tutelati

    Altezze minime e requisiti igienico-sanitari: più facile la ristrutturazione di immobili tutelati

    Le nuove norme in vigore dal 31 luglio

    Più semplici, dallo scorso 31 luglio, le ristrutturazioni e cambi di destinazione d'uso di immobili di interesse culturali tutelati ai sensi del Dlgs 42 del 2004. Vediamo, nel dettaglio, in cosa consistono le deroghe alle altezze minime e ai requisiti aeroilluminanti.
    Beni culturali: i requisiti di direttore tecnico e progettista nel nuovo regolamento Mibact-Mit

    Beni culturali: i requisiti di direttore tecnico e progettista nel nuovo regolamento Mibact-Mit

    Contenuti dei livelli di progettazione, qualificazione del direttore tecnico, requisiti del progettista nel settore degli appalti pubblici di lavori riguardanti i beni culturali tutelati dal DLgs 42 del 2004. A definirli è il nuovo Dm registrato alla Corte dei Conti.
    Dpr autorizzazione paesaggistica: gli interventi "liberi" salgono a 35 se ci sono prescrizioni d'uso

    Dpr autorizzazione paesaggistica: gli interventi "liberi" salgono a 35 se ci sono prescrizioni d'uso

    Se il provvedimento di vincolo o il piano paesaggistico stabiliscono specifiche condizioni d'uso, anche gli ascensori esterni installati alterando la sagoma dell'edificio, le opere di urbanizzazione primaria, i dehors concepiti come ambienti chiusi e i cartelli pubblicitari non temporanei sono esclusi dall'autorizzazione semplificata.
    Sblocca Italia: abolita (ancora una volta) la conferenza di servizi  per l'autorizzazione paesaggistica

    Sblocca Italia: abolita (ancora una volta) la conferenza di servizi per l'autorizzazione paesaggistica

    Il decreto Sblocca Italia abolisce la conferenza di servizi nell'ambito della procedura di autorizzazione paesaggistica. Alcuni interventi di "lieve entità", oggi soggetti ad un iter accelerato, dovranno passare nell'elenco di interventi che non necessitano del nulla osta. Novità per la verifica di interesse archeologico.
    Autorizzazione paesaggistica: come cambia con il Decreto Cultura diventato legge

    Autorizzazione paesaggistica: come cambia con il Decreto Cultura diventato legge

    Il nullaosta paesaggistico diventa efficace nel momento in cui lo è anche l'eventuale titolo abilitativo. Un regolamento amplierà il raggio d'azione dell'autorizzazione semplificata. Nascono le commissioni di garanzia con il compito di «commissariare» le soprintendenze.
    Autorizzazione paesaggistica. se Soprintendenza tarda a rispondere decide Comune o Regione

    Autorizzazione paesaggistica. se Soprintendenza tarda a rispondere decide Comune o Regione

    Il Decreto Cultura modifica il Codice dei beni culturali e del paesaggio. Il nullaosta diventa efficace nel momento in cui lo è anche l'eventuale titolo abilitativo. Se il soprintendente non si pronuncia a decidere è il Comune o la Regione. Saranno ampliati i casi che godranno di procedure semplificate.