MarcoA : [post n° 434496]

Spese partita iva da dipendente

Buongiorno,
Ho visto che la questione è già stata trattata in diversi post ma alcuni hanno più voci di spesa ed altri meno. Scrivo per chiedere se il ragionamento che segue sia corretto.

Mi sto approcciando per la prima volta al lavoro da dipendente con partita iva per uno studio di architettura e mi sono stati offerti 2.200€ lordi al mese.
Mi sono fatto questi calcoli in regime forfettario:
- detrazione forfettaria: 2.200€ - 22% = 1.716€
- detrazione contributi inarcassa: 1.716€ - 14,5% = 1.467€
- tassa al 5% per i primi 5 anni: 1.467€ - 5% = 1.394€
- spese commercialista (assumo 5%): 1.394€ - 5% = 1.324€

In base a questi calcoli avrei un netto di 1.324€.
Non ho detratto spese per l'assicurazione (in quanto sarei dipendente e non iscritto all'albo) ma presumo dovrei aggiungere le spese di apertura della partita iva? Oppure le posso considerare all'interno di quel 5% considerato come spesa per il commercialista?
Ho preso in considerazione tutte le spese?

Grazie a chi troverà il tempo di rispondere.
Rispondi Problemi?
gg :
mi sembra che ci sia un errore nella "detrazione forfettaria" e un eccesso nel costo del commercialista.
La fattura per chi ha il regime forfettario è senza IVA.
I primi 3 anni di iscrizione a Inarcassa paghi la metà del contributo.
Da stabilire se il 4% di Inarcassa viene pagato dallo studio oppure no. A loro non cambia nulla, perché sono soldi che darebbero comunque a Inarcassa.
Quindi:
reddito annuo 26.400
Contributi inarcassa e maternità (26.400 * 14.5% + 80) * 50% = 1954
Tasse (26400 * 0.78 … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
Red :
Ciao MarcoA,
ci sono diverse questioni da chiarire: non esiste un dipendente con partita iva; o sei assunto con un contratto e quindi sei un dipendente, o apri partita iva e quindi sei un libero professionista. E' fondamentale avere bene in mente questi aspetti e le relative differenze. Da quello che hai scritto e dai conti che hai fatto deduco che rientri nella seconda categoria.
Altra questione, non puoi iscriverti a inarcassa senza l'iscrizione all'Albo; di conseguenza tra le spese da … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
ivodivo :
secondo me c'è un errore di fondo nel ragionamento (e la premessa con l'ossimoro "dipendente con partita iva" è tra l'altro piuttosto buffa): il compenso che si dovrebbe pattuire è NETTO non lordo.
- Il fatto che tu abbia o meno l'iva in fattura (regime forfettario o ordinario) non deve interessare al tuo "datore di lavoro", per lui non cambia nulla la scarica, per te cambia invece molto
- i contributi inarcassa per i primi anni hanno un tasso agevolato, ma l'agevolazione è per te non per il … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
archspf :
Concordo con quanto affermato da @ivodivo.
Rispetto ai calcoli mi permetto di suggerire un modo facile per ricordare la procedura:
il compenso lordo (imponibile+cassa 4%) è già la base imponibile dello stesso contributo integrativo: per noi forfettari, che non abbiamo ne Iva ne RA, è semplicemente la Fattura ("volume d'affari" per Inarcassa). Il reddito ai fini del Soggettivo è l'importo del suddetto fatturato lordo detratto ovviamente il 4%, che peraltro non costituisce reddito ai fini fiscali. … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
MarcoA :
Grazie a tutti per le risposte, avendo sempre lavorato all'estero il procedimento per arrivare dal lordo al netto mi è completamente nuovo.

Ora è tutto chiaro a livello di calcoli, mi restano però due dubbi:
- Quando si lavora per uno studio tramite le "finte partite iva" è sempre necessaria l'iscrizione all'ordine? Oppure vi sono casi nei quali si può collaborare con uno studio aprendo solo la partita iva e risparmiando le spese di iscrizione all'ordine e di formazione continua?
- In risposta … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
Red :
Ciao MarcoA,
Ad oggi in Italia, aprire partita iva per lavorare in regime di monocommittenza, cioè fondamentalmene ciò che ti è stato proposto dallo Studio, sarebbe vietato per legge già dal lontano 2012. Ho scritto "sarebbe" perché la stessa legge che andava a contrastare le cosiddette "finte partite p.iva", escludeva dall'applicazione della stessa i possessori di p.iva iscritti ad un Ordine (tralasciamo i motivi). Quindi ciò che tu chiedi nella prima domanda non è fattibile, o meglio potresti … leggi tutto ▸
Rispondi Problemi?
Ciffo :
Ciao MarcoA, dunque: le indicazioni dei colleghi sono tutte corrette, ma ti svelo una cosa che in pochiossimi sanno: con il forfettario PER LEGGE non è obbilgatorio il commercialista: non pensarci nemmeno, sono soldi buttati, al momento di fare l'Unico vai ad un CAF, io pago al mio CAF CGIL 120 euro annui e morta lì, altro che 600/1000/2000.
Rispondi Problemi?
Avvisami quando qualcuno risponde
Non mandarmi più avvisi

Se vuoi essere avvisato quando qualcuno interviene in questa discussione, indica un nome e il tuo indirizzo e-mail.